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Il secondo volume di Ceramica e Arti Decorative del ‘900, allarga sensibilmente il proprio raggio di azione rispetto all’esclusività del tema ceramico ed offre importanti spunti di riflessione su vicende poco conosciute e su problematiche difficilmente affrontate nell’ambito tradizionale degli studi sulle arti decorative. Diversi sono gli approcci di metodo adottati dagli autori nei rispettivi saggi, ma tutti in eguale misura partecipano allo sforzo di presentare situazioni spesso inedite in un contesto frammentato e variegato come il mondo della produzione industriale e del design artistico. Il volume si compone di contributi di diversa natura strutturati in più sezioni: saggi, articoli, presentazioni di musei, collezioni e recensioni di mostre e libri.

Una dettagliata ricostruzione classificatoria per stili della manifattura F.A.C.I., di Civita Castellana, ci viene proposta in apertura da Alberto Brunelli e Giorgio Levi, che restituiscono alla storia il perimetro di azione di una delle più importanti industrie ceramiche degli anni Trenta in Italia, studiando e confrontando con altre realtà produttive, i manufatti realizzati con la tecnica dell’aerografo.

Antonella Rossi Colavini affronta la vicenda dell’Atelier des Orfréves di Padova, una storia della gioielleria italiana, caso esemplare, al di là delle epoche, di come il connubio tra istruzione professionale di qualità, sapienza artigianale e qualità artistica, dialogando possono generare eccellenze produttive, capaci di affermarsi con originalità ed estro anche in un ramo così specifico e generalmente legato alla tradizione come quello dell’oreficeria italiana.

Il saggio proposto da Elena Dellapiana ricostruisce, attraverso lo svolgersi delle manifestazioni espositive dal primo Novecento fino a fine secolo, la diffusione del gusto italiano nel mondo. Un’attenta ricerca sulle fonti che mostra come l’Italia abbia elaborato una precisa strategia di promozione dei propri prodotti all’estero. Uno studio complesso che si snoda tra artigianato di qualità e design industriale, in un periodo in cui si costruisce la fama del prodotto nazionale, oggi sintetizzato dal marchio Made in Italy, emblema di qualità e creatività.

L’articolo di Mariateresa Chirico esamina la presenza di manufatti vetrari nelle maggiori esposizioni nazionali ed internazionali tra Otto e Novecento, ricostruendo la produzione della Società Cooperativa Artistico Vetraria di Altare, nell’Appennino ligure. Anna Maria Ruta elabora invece uno scritto avvincente e denso di notizie attorno ai coniugi Vincenzo e Lucie Henry Florio, concentrando l’attenzione sull’esperienza di quest’ultima come modella del pittore Armando Federico Beltràn Massés, stimato ritrattista della Bella époque.

Nella rubrica collezioni e musei, Marinella Caputo e Maurizio Marzadori presentano rispettivamente il Museo Opificio Rubboli di Gualdo Tadino e la curiosa collezione di giocattoli e arredi per bambino di Marzadori. A completare il volume sono alcune recensioni a mostre e libri tra cui quelle di Luca Pietro Nicoletti, che dedica acute rilfessioni alla ceramica di Melotti e alla mostra di Umbertide dedicata ai Falsi ed Epigoni di Rometti, mentre Gilda Cafariello Grosso si concentra infine sulla monografia dedicata alla ceramica di Leopold Anzengruber, commentando la ricerca di Giorgio Levi.

Una panoramica corposa di argomenti e periodi che contribuiscono ad arricchire la conoscenza del complesso mondo delle arti decorative italiane del secolo scorso.

Lorenzo Fiorucci

CONTENUTI

Saggi

1. F.A.C.I. di Civita Castellana: Le ceramiche aerografate
Alberto Brunelli e Giorgio Levi

2. Atelier des Orfèvres
Antonella Rossi Colavini

3. Dalla “Casa all’Italiana” all’Italian Style – La costruzione del Made in Italy
Elena Dellapiana

Articoli

4. Vetri di Altare alle esposizioni tra ‘800 e ‘900
Mariateresa Chirico

5. Il pittore e la modella: Armando Federico Beltràn Massés e Lucie Henry Florio
Anna Maria Ruta

Musei e Collezioni

6. Il museo Opificio Rubboli
Marinella Caputo

7. La collezione Marzadori: Arredi e complementi per l’infanzia e giocattoli di legno
Maurizio Marzadori

Recensioni Mostre

8. Terrae. La ceramica nell’informale e nella ricerca contemporanea
Marinella Caputo

9. Gli anni eroici di Rometti alla luce degli epigoni
Luca Pietro Nicoletti

10. Melotti in ceramica: Riflessioni in margine a un catalogo
Luca Pietro Nicoletti

Recensioni Libri

11. Daniele Sanguineti – Ceramiche Lenci 1928-1964. Catalogo dei gessi
Carla Cerutti

12. Maria Grazia Gargiulo – La ceramica del ‘900 a Torino – Gli epigoni della manifattura Lenci
Alfonso Panzetta

13. Giorgio Levi – Le ceramiche italiane di Leopold Anzengruber, da Vietri a Firenze 1932-1941
Gilda Cefariello Grosso