Ceramica e Arti Decorative del ‘900 | Numero VIII

Ceramica e Arti Decorative del ‘900 | Numero VIII

L’ottavo numero di “Ceramica e Arti Decorative del Novecento” non poteva non esordire con un ricordo di Doretta Davanzo Poli, che recentemente ci ha lasciato, affidato alla penna e alla memoria di Maria Beatrice Bertone. Pioniera degli studi sul tessuto antico e moderno, Davanzo Poli ha marcato il passo nel campo degli studi di storia della moda e del costume, svincolandola dal ruolo spesso ancillare affidatole dalla storia materiale o dalla storia dell’arte, per divenire – in senso compiuto – disciplina autonoma e di primo piano. Nel quarto numero di CAD900 (2019), Doretta ci aveva accompagnato alla scoperta dei ricami e dei merletti…

IL CAMINO DEI FENICOTTERI – I DISEGNI DEI CASANOVA DALL’ÆMILIA ARS ALLA ROCCHETTA MATTEI

Una piccola mostra, ma di grande sapore documentale e storico, è stata ospitata al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini di Bologna dal 13 marzo al 23 ottobre 2020, che proprio in quell’occasione ha celebrato il primo centenario della sua istituzione. La mostra permette di individuare un fil rouge tra il fermento modernista che si respirava nella Bologna di fine Ottocento sull’onda di quanto accadeva in Europa, qui sostenuto dall’attività della società Æmilia Ars, e la rocchetta Mattei, un castello che sembra uscire da una fiaba, nel cuore dell’appennino bolognese…

Carlo Scarpa. Vetri e disegni 1925-1931

Carlo Scarpa. Vetri e disegni 1925-1931 è testimone puntuale dell’omonima mostra veronese tenutasi dal novembre 2019 al marzo 2020, dando conto della prolifica collaborazione tra Carlo Scarpa e Giacomo Cappellin che, fin dal 1925, si slega dall’azienda creata nel 1921 con Paolo Venini. L’esposizione, curata da Marino Barovier, Alba Di Lieto e Ketty Bertolaso si pone in ideale linea di continuità con i più attuali studi sull’argomento…

Ritorno al barocco: Fontana, Leoncillo, Melotti

La mostra Ritorno al barocco: Fontana, Leoncillo, Melotti, in un momento di chiusure forzate e di progetti cancellati, appare come una necessaria e salutare boccata d’ossigeno. Da poco chiusa nella galleria milanese ML Fine Art – Matteo Lampertico, cerca di sondare in profondità una questione spesso posta in essere dalla storiografia artistica, ma mai analizzata nello specifico e cerca di rispondere una volta per tutte a una delle grandi questioni irrisolte nel campo della scultura italiana del Novecento.