ISSN 2612-2553

RICONOSCIUTA DALL'ANVUR COME RIVISTA SCIENTIFICA PER LE AREE 08 (ARCHITETTURA) E 10 (SCIENZE STORICO-ARTISTICHE)

RECENSIONI

“Glasstress 2022. State of Mind”

In occasione della 59a Biennale d’Arte di Venezia, tra le iniziative collaterali in laguna, si è tenuta la mostra Glasstress 2022. State of mind, una collettiva di artisti contemporanei giunta alla settima edizione, con opere in vetro allestite a Murano, alla Fondazione Berengo Art Space.

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Futurismo. 1910-1915. La nascita dell’Avanguardia

La mostra di palazzo Zabarella, curata da Fabio Benzi, Francesco Leone e Fernando Mazzocca, si estende oltre lo stretto arco cronologico compreso tra il 1910 e il 1915 indicato nel sottotitolo, avendo, come si legge nel comunicato stampa, ambizioni ben più ampie volendo proporre “una visione nuova e originale e invitando alla scoperta di una realtà artistica fino a ora poco, o per niente, svelata”.

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Sguardo su un’interprete delle arti del Novecento

Proporre nel 2022 una mostra sulla produzione di un’interprete di primo piano dell’arte del Novecento, come Sonia Delaunay, richiede necessariamente di trattare della affascinante e complessa relazione tra arte e arti applicate. Chi infatti con maggior forza individuale di questa artista, nata ad Odessa nel 1885 ed attiva in Francia sino al 1975…

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Pietro Cascella inedito – Le opere degli esordi a Roma, 1938-1961

Pietro Cascella (Pescara 1921-Pietrasanta 2008) appartiene a una dinastia di artisti, l’arte come mestiere è nel Dna della famiglia. Suo nonno, Basilio (Pescara 1860 – Roma 1950), il capostipite, tipografo, incisore, pittore, dopo le prime esperienze formative prima a Napoli e poi a Milano era tornato nella nativa Pescara e aveva fondato uno stabilimento litografico…

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Emanuele Luzzati al Maggio Musicale Fiorentino

La particolarità di questo catalogo, come osserva Sergio Noberini (Presidente Lele Luzzati Foundation), è che costituisce oggi una notevole “raccolta di esempi e modelli” che possono essere intelligentemente usati “con finalità didattiche, tanto per esperti, come per neofiti”: un patrimonio unico che permette di divulgare “metodi e soluzioni”, di tramandare una pratica fondata sul confronto tra l’autore e gli altri artefici dello spettacolo, tutti coloro che collaborano alla magia del teatro, i registi, i compositori, senza escludere il prezioso contributo della letteratura teatrale e della musica.

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Mario Sironi. Sintesi e grandiosità

La mostra Mario Sironi. Sintesi e grandiosità è concepita intorno a un solido punto di forza: si concentra sui cicli monumentali che Sironi ha approntato per Milano, ma non solo. Come affermato da una delle curatrici, Anna Maria Montaldo, l’intento è quello di “mettere in luce la diffusa presenza dell’opera di Sironi all’interno del tessuto urbano di Milano e del suo territorio”. Una scelta volta, quindi, anche alla valorizzazione del contesto.

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La vetrata artistica a Firenze dal Trecento al Novecento

Nel corso degli scorsi decenni, i libri dedicati alle vetrate italiane sono stati incentrati per lo più sulla vetrata medievale e rinascimentale. Il volume di Silvia Ciappi e Lucia Mannini, invece, dà una mappatura della vetrata fiorentina nella continuità del tempo; parte dal Medioevo, attraversa il Rinascimento ma analizza come l’Ottocento, tempo dei restauri sistematici delle vetrate antiche e delle prime sperimentazioni con tecniche e approcci stilistici eclettici…

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Klimt. La Secessione e l’Italia

Klimt. La Secessione e l’Italia è stata una tra le mostre di successo dell’inverno 2021/2022. Nata dalla collaborazione tra il Comune di Roma Capitale, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, il Belvedere Museum di Vienna e in cooperazione con la Klimt Foundation di Vienna, la mostra è stata curata da Franz Smola, curatore del Belvedere, da Maria Vittoria Marini Clarelli, all’epoca Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali e da Sandra Tretter, vicedirettore della Klimt Foundation.

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Tra Munari e Rodari: il mondo verde di Emilio Ambasz

Scorrendo la rassegna delle opere di Emilio Ambasz, architetto argentino, di formazione statunitense e di vocazione nomade, premiatissimo, stimato, studiato, a cui nel 2021 è stato intitolato nientemeno che un istituto di ricerca ospitato dal MoMA e dedicato allo studio per una nuova architettura, viene da chiedersi come mai non compaia nelle costellazioni in cui brillano le archistar.

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