Professore ordinario all’Università di Verona. Tra i suoi campi di ricerca: la storia delle arti decorative della prima meta’ del Novecento, la storia delle fonti critiche relative al variare del gusto e degli stili e al rapporto tra arti decorative e arti figurative, la storia del collezionismo di arti decorative nel primo Novecento e la sua musealizzazione. Dirige dal 2014 il Centro di ricerca Rossana Bossaglia per le arti decorative, le grafica e le arti dell'età moderna e contemporane, aperto presso il Dipartimento Culture e Civilta’ con il patrimonio librario e parte dell'archivio della studiosa.
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Valerio Terraroli, già docente presso l'Università di Torino di Storia dell'arte contemporanea e Storia delle arti decorative (tra il 2001 e il 2012), dal gennaio 2013 insegna Storia della critica d'arte; Museologia; Storia delle arti decorative e Storia dell'arte contemporanea (dal 2019) presso l'Università di Verona, dove dirige il Centro di ricerca “Rossana Bossaglia” per le arti decorative, la grafica e le arti dal XVIII al XX secolo (dal 2015).
Sin dagli esordi della propria attività di studioso si sono evidenziati tre ambiti di ricerca: la cultura artistica del Settecento di area lombardo-veneta (cfr. mostra Il Settecento lombardo, Milano, Palazzo Reale 1900-1991, alla quale hanno fatto seguito alcuni saggi tra i quali Sebastiano Ricci a Brescia (2008) e Brescia, in La pittura nel Veneto. Il Settecento di Terraferma (2010); l'architettura eclettica del secondo Ottocento, la pittura e la scultura di matrice simbolista (architetto Antonio Tagliaferri, operoso tra 1860 e 1909 (monografia nel 1990), mentre per la scultura simbolista l'attenzione si è concentrata su Angelo Zanelli (1984; 2007), sul cantiere del Vittoriano a Roma (1984; 2011), su Leonardo Bistolfi (1994) ed Eugenio Baroni (2007), con particolare attenzione all'episodio estremo de Il Vittoriale degli italiani e al “gusto dannunziano” (Il Vittoriale. Percorsi simbolici e collezioni d’arte di Gabriele d’Annunzio (2001); infine, si occupa del liberty e del déco in Italia, con particolare per le arti decorative e per le relazioni tra architettura e decorazione (Ceramica italiana d’autore 1900-1950 (2007); Futurismo, arti decorative e quotidianità. L’eredità modernista e l’oggetto come veicolo di modernità (2009); Arte contemporanea e arti decorative: prove tecniche di connessione (2009); mostra e catalogo Lenci. Sculture in ceramica 1927-1937 (2010); Napoleone Martinuzzi, Gabriele d'Annunzio e l'arte vetraria (2013); La forza della modernità. Arti in Italia 1920-1950 (mostra, Lucca, Fondazione Ragghianti, 2013); Tomaso Buzzi e Gio Ponti: protagonisti insuperati delle arti decorative tra Déco e Novecento (2014), Ceramiche italiane d'arte tra Liberty e Informale. La fragile bellezza (Rancate, 2014), Gusto nordico e gusto italiano. Dal “modernismo” di inizio secolo al “modernismo romantico” del secondo dopoguerra, in Il vetro finlandese nella collezione Bischofberger (2015), Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia (mostra, Musei di San Domenico, Forlì, 2017)